Come abbronzarsi velocemente tutto l’anno e mantenere la tintarella.
Chi non desidera una pelle baciata dal sole, abbronzata in maniera naturale, tutto l’anno? Purtroppo, però, non è possibile sfoggiare una tintarella perfetta 365 giorni all’anno, e ricorrere a lampade abbronzanti o rimedi aggressivi è una routine che non si può portare avanti tutti i giorni. Inoltre, chi lavora a contatto con le persone, soprattutto in strutture sportive, in piscine e palestre, spesso ama sfoggiare un incarnato uniforme e sano.
Come fare, quindi, per ottenere un’abbronzatura naturale, perfetta o per esibire un colorito baciato dal sole tutto l’anno, senza ricorrere a lettini solari e a metodi pericolosi? Qui troverete consigli per abbronzarvi velocemente e in sicurezza, anche in casa, senza spendere troppi soldi in prodotti e trattamenti per l’abbronzatura o permettere ai raggi solari di danneggiare l’epidermide.
Come abbronzarsi velocemente, anche d’inverno e senza sole?
Molti amanti della tintarella si chiedono se sia possibile abbronzarsi senza sole, magari senza ricorrere a sedute di lampade UV periodiche che possono danneggiare la pelle, portandola all’invecchiamento precoce.
Tutti sappiamo, infatti, che può essere dannoso per l’epidermide a rimanere troppo a lungo a contatto con sedute abbronzanti ripetute, poiché i raggi UV che vengono trasmessi con questa tecnica sono meno dannosi di quelli solari, ma alla lunga possono comunque creare problematiche cutanee. Abbronzarsi, quindi, senza sole e senza subirne gli effetti nocivi è ormai una realtà, grazie agli autoabbronzanti, all’abbronzatura a spray o in crema, agli integratori per l’abbronzatura e alla melanina per abbronzatura, disponibile anche in capsule, fino ai cosmetici e ai prodotti dedicati sempre più sicuri, grazie ai numerosi controlli e test dermatologici.
L’abbronzatura: una difesa della pelle
L’abbronzatura è, per definizione, un cambiamento del colore dell’epidermide, che muta grazie a un rilascio maggiore di melanina, un pigmento prodotto dai melanociti delle cellule della pelle durante o in seguito all’esposizione alle radiazioni solari, quindi naturali del sole, o artificiali, come quelli delle lampade abbronzanti. La melanina, se stimolata, permette di abbronzarsi velocemente ed è indispensabile perché svolge un’azione protettiva sul derma, lo strato appena sotto la cute, per isolarlo dall’esposizione ai raggi solari, limitandone così i danni che potrebbe subire. L’abbronzatura, quindi, è un meccanismo naturale di difesa della pelle: un’abbronzatura perfetta, senza eritemi e scottature, corrisponde a una pelle in salute.
Un tempo, l’abbronzatura era la caratteristica delle classi meno agiate, che lavoravano sotto il sole. Invece, a partire dagli anni ’40, l’abbronzatura è diventata preponderante, prerogativa anche di uno status symbol e di benessere: negli anni ’70 veniva sfoggiata tutto l’anno grazie alla nascita degli autoabbronzanti e degli abbronzanti in spray.
Come ci si abbronza?
Che cosa succede quando la pelle è esposta ai raggi solari? In questo caso si attivano alcune risposte biologiche, come l’ispessimento dello strato corneo, poiché aumenta le cellule dell’epidermide crescono e si infoltiscono, per proteggere la pelle dalle radiazioni degli UV.
Oltre alla melanina, la pelle produce anche betacarotene, una molecola antiossidante e stabilizzante dell’epidermide che si trova anche nei cibi, e che quindi è possibile integrare attraverso l’alimentazione o attraverso integratori specifici per l’abbronzatura. Anche il sudore, inoltre, aiuta la pelle a proteggersi dai raggi UV. Solo dopo l’attivazione di questi primi processi, vediamo che si innesca quello più importante, che determina l’abbronzatura come reazione evidente: si tratta della pigmentazione, che è la foto-ossidazione della melanina già prodotta dalla pelle.
L’esposizione solare di un giorno o due determina una prima fase di ossidazione, leggera e transitoria, quindi un’abbronzatura veloce ma non duratura; solamente dopo due giorni di esposizione invece, otteniamo la vera ossidazione e la reale produzione di melanina che determina il colorito ambrato tipico della pelle abbronzata. Infine, l’esposizione al sole innesca anche la produzione di vitamina D, con un’azione rinforzante sulle ossa, utile nei casi di osteoporosi o di patologie legate alle ossa (la cosiddetta funzione “antirachitica”). Inoltre, abbronzarsi al sole può aiutare anche a migliorare la dermatite atopica e la psoriasi: l’importante, in questi casi, è sempre proteggere la cute lesionata con creme e assumere integratori di melanina per l’abbronzatura.
La pelle durante l’esposizione, viene irradiata dai raggi UVA, che possiedono una lunghezza d’onda più corta ma hanno una maggiore capacità di penetrazione e possono, quindi, causare maggiori danni nel tempo, e dagli UVB, che sono responsabili di eritemi e scottature, quindi danni a livello della cute, più immediati.
Quando l''esposizione a questi raggi è eccessiva, le risposte fisiologiche diventano insufficienti e, così, i raggi solari possono causare effetti dannosi. Vediamo quali:
- l''eritema acuto, che è dovuto alla vasodilatazione del microcircolo del derma il quale, producendo una sostanza attraverso i cheratociti, si infiamma.
- L''ipercheratosi: l''ipercheratosi, che è in molti casi una patologia vera e propria, e si sviluppa tipicamente nelle zone maggiormente esposte ai raggi ultravioletti. È un fenomeno di fotodanneggiamento e invecchiamento cutaneo, che si associa ad altri problemi come le rughe profonde, veri e propri solchi, o le macchie solari. L’ipercheratosi è una risposta fisiologica dell''organismo che può diventare patologica quando colpisce tutto il derma, per esempio dopo continue esposizioni ai raggi UV.
- Il fotoinvecchiamento, infine, che rappresenta un''alterazione della cute esposta alle radiazioni del sole o delle lampade abbronzanti. Si tratta di un’ipertrofia della pelle che può anche estendersi, causando malattie gravi come neoplasie e melanomi.
Questi sono quindi i casi di patologie conseguenti all’esposizione al sole senza protezioni o adeguati rinforzi alla melanina. Come notare se la pelle è stata rovinata dall’abbronzatura troppo intensa? Attraverso un esame del derma, la sezioni più profonda che si trova sotto la cute: il derma si danneggia quando i raggi UVA penetrano in profondità, e si presenta di colore giallastro, con ispessimenti e cicatrici dovute ai tentativi di riparazione ai danni solari.
La pelle, più in generale, si presenta poi priva di elasticità e tono, poiché il collagene viene danneggiato e le proteine che mantengono compatto il derma si indeboliscono: così possono presentarsi anche quadri gravi, in cui i fibroblasti aumentano di numero, si attivano i leucociti e i vasi sanguigni si dilatano, provocando la rottura dei capillari, con arrossamenti e anti-estetiche macchie.
Tutta questa disorganizzazione a livello epidermico fa sì che la pelle non sia più in grado di proteggersi dai danni provocati dai raggi UVA e UVB, che arrivano così a danneggiare quasi direttamente il DNA e le cellule. In questi casi, quindi, la comparsa di melanomi, carcinomi e neoplasie si fa molto consistente.
L’abbronzatura perfetta, quindi, può comportare anche gravi problemi di salute. Tuttavia, l’insorgenza di alcuni quadri patologici e di degrado si possono facilmente ridurre se non eliminare: basta riconoscere il proprio fototipo e proteggerlo adeguatamente, attraverso un’alimentazione corretta e ricca di cibi che possano aumentare la produzione di melanina, evitando il fumo e assumendo integratori per la melanina che preparano la pelle all’esposizione al sole.
Come ottenere un’abbronzatura perfetta e naturale? Conoscendo il proprio fototipo
Come riconoscere il proprio fototipo, come primo passo per ottenere un’abbronzatura perfetta, naturale e duratura sia per gli uomini che per le donne, evitando scottature, eritemi solari e invecchiamento della pelle? Attraverso pochi e semplici accorgimenti che garantiranno una tintarella in tutta sicurezza.
La pelle di ogni persona, infatti, è diversa, e possiede delle caratteristiche fisiche differenti che la rendono più o meno sensibile ai raggi solari; l’insieme di tutte le caratteristiche di colorito e tono è definito fototipo, e ci aiuta a calcolare sia il “tempo di eritema”, cioè il numero di minuti per i quali la pelle può essere esposta al sole o alla lampada abbronzante senza scottarsi, sia la protezione adeguata contro le radiazioni UVA e UVB.
I fototipi sono classificati come 6, e variano in base al colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Il fototipo 1, il più chiaro, è costituito da persone con una pelle dal colore bianco latte, con capelli rossi o biondi, e con occhi chiari; il fototipo più scuro invece è il 6, e comprende le persone di colore, quindi con pelle, capelli e occhi molto scuri per via della concentrazione di melanina.
Ci sono poi quelle persone che appartengono al fototipo 3 o 4, tipico di chi ha tratti mediterranei: pelle olivastra durante la stagione invernale, capelli e occhi castani o scuri sono le caratteristiche di queste due tipologie di persone che possono ottenere un’abbronzatura perfetta, più duratura e con più facilità rispetto ai fototipi 1 e 2, che assumono un colorito abbronzato con più difficoltà, spesso scottandosi o sviluppando con più frequenza eritemi.
Quali sono i consigli per ottenere un’abbronzatura perfetta?
Sia che ci si esponga al sole, o si voglia mantenere la tintarella o, addirittura, si cerchi di avere un’abbronzatura naturale senza ricorrere al rituale dell’esposizione al sole, vediamo che esistono fattori imprescindibili che ci aiutano nel mantenere un’abbronzatura perfetta, come baciata dal sole anche senza esporsi.
Gli integratori per l’abbronzatura e melanina in capsule:
gli integratori per abbronzatura, e la melanina in capsule, sono coadiuvanti che aiutano ad avere un’abbronzatura uniforme, senza macchie e duratura, che possono essere assunti sia un paio di mesi prima, per preparare la pelle all’esposizione al sole, sia in maniera ciclica durante l’anno. Gli integratori (proto-col-bronze.html) per l’abbronzatura contengono gli elementi nutritivi necessari alla stimolazione della produzione di melanina. Ecco perché, quando si espone la pelle ai raggi UV, questa assumerà un colorito naturalmente più scuro, senza problemi di secchezza, eritemi o scottature. Negli integratori, per esigere un’abbronzatura perfetta, bisogna verificare che questi contengano anche amminoacidi e complessi multivitaminici, utili in uno spettro più ampio per mantenere la pelle elastica, in salute, e per ridurre i segni dell’età. Gli integratori, quindi, sono ideali non solo per favorire e mantenere l’abbronzatura, ma anche per rinforzare l’epidermide, evitando così di rincorrere troppo di frequente a pericolose sedute abbronzanti.
Quali sono le soluzioni migliori per avere un’abbronzatura perfetta senza sole?
Senza sole, senza segni, senza scottature: ecco i benefici di un’abbronzatura che si può ottenere tutto l’anno, nella comodità di casa, senza i rischi dermatologici che comporta l’esposizione al sole. Basta utilizzare alcuni accorgimenti nella vita di tutti i giorni, come un’alimentazione ricca di alcuni elementi, integratori per favorire e mantenere l’abbronzatura, anche nel caso questa sia artificiale, e data da autoabbronzanti in crema o spray: questi metodi, infatti, non determinano reazioni a livello della melanina, la naturale protezione della pelle all’esposizione al sole o ai lettini solari.
Creme autoabbronzanti: come funzionano?
Come abbiamo detto, il sole può provocare degli effetti spiacevoli se non addirittura deleteri sulla pelle. I suoi effetti collaterali a livello del derma, in particolare, ha contribuito a rendere diffusa e sicura una pratica: quella dell’utilizzo di creme autoabbronzanti.
Queste creme autoabbronzanti si usano, appunto, per riprodurre sulla pelle il colorito salubre dell’esposizione al sole, senza rischi per l’epidermide. Gli autoabbronzanti possono conferire alla pelle un colorito che nulla ha da invidiare a quello dell''abbronzatura naturale, senza il rischio della formazione di fastidiosi eritemi solari o, nei casi peggiori, di melanomi e tumori della pelle.
Gli autoabbronzanti agiscono formando una pigmentazione sullo strato superficiale della cute, il cosiddetto “strato corneo”, attraverso una reazione chimica ? non pericolosa se si scelgono i prodotti giusti ? come nel caso del diidrossiacetone, un derivato della canna da zucchero che si trova anche nei metodi di abbronzatura spray. Una reazione naturale chiamata “turn over” a livello dello strato corneo della pelle, poi, permetterà di eliminare gradualmente i coloranti dalla pelle. Un avvertimento utile: per evitare l’effetto “macchia di leopardo”, è bene applicare con la massima cura e senza fretta l’autoabbronzante in crema, per far sì che l’abbronzatura senza esposizione sia perfetta.
Come funziona l’abbronzatura spray?
L’abbronzatura spray è un metodo per ottenere velocemente la tonalità d’incarnato che si desidera, senza esporsi a dannose sedute di lettini solari. Si tratta di un sistema che arriva dagli Stati Uniti, dove era già molto in voga a partire dagli anni ’70, specie tra sportivi e amanti del body building.
Lo spray autoabbronzante permette, senza raggi ultravioletti, di avere un’abbronzatura intensa in pochi minuti, poiché si tratta di un cosmetico che contiene un estratto naturale della canna da zucchero, il diidrossiacetone: questo, appoggiandosi sulla cute, stimola la cheratina presente sullo strato più superficiale dell’epidermide, che così si colora di un tono ambrato. Attenzione, però, a sottoporsi a questo trattamento solo in centri accreditati: infatti, gli autoabbronzanti in spray di cattiva qualità non solo lasciano la pelle macchiata di uno sgradevole colore arancione, ma possono provocare anche danni a livello delle cellule epiteliali più superficiali. Inoltre, l’abbronzatura spray non stimola la melanina, ma solo la cheratina: non può, quindi, essere considerata una metodologia utile per preparare la pelle all’esposizione al sole prolungata. L’abbronzatura spray resta, quindi, un trattamento cosmetico utile per un’abbronzatura uniforme e senza segni che, se accompagnata a un’alimentazione ricca di betacarotene e a un’assunzione regolare di integratori per l’abbronzatura, può aiutarci ad arrivare all’estate con un colorito sano e non pallido.
Le lampade abbronzanti fanno ottenere un’abbronzatura perfetta?
Anche le lampade abbronzanti o i lettini solari sono metodi che permettono di ottenere un’abbronzatura perfetta, poiché simulano l’irradiazione solare e l’effetto che questa ha sulla pelle. Tuttavia, nonostante oggi esistano macchinari di nuova generazione, suddivisi per alta e bassa pressione a seconda dei tempi di esposizione, la stimolazione della melanina e l’esposizione ai raggi UV di questo tipo possono essere pericolosi, portando a un invecchiamento precoce della pelle, alla comparsa di macchie ed eritemi, fino a conseguenze peggiori, come malattie cancerose.
Infatti, per ottenere un’abbronzatura perfetta con le lampade solari, si ha bisogno di un discreto numero di sedute. Importantissimo, comunque, come in tutti i casi di esposizione a raggi ultravioletti, è quella di proteggere la pelle con lozioni solari, da scegliere secondo il proprio fototipo. Dopo una seduta di lampada abbronzante, è bene utilizzare un doposole lenitivo, per riportare la giusta idratazione all’epidermide, rinfrescandola e prevenendo desquamazioni.
Alcuni consigli quotidiani per ottenere un’abbronzatura naturale:
Esistono poi altri semplici consigli da seguire per un’abbronzatura perfetta nel quotidiano, anche a casa, per mantenerla o acquistarla velocemente, assumendo ? per esempio ? cibi che fungono da potenti abbronzanti naturali e senza ricorrere ad autoabbronzanti o abbronzanti in spray. Questi consigli sono utili per avere una pelle perfetta, con il giusto apporto di melanina per una tintarella invidiabile anche senza sole e un’epidermide sempre preparata a un’eventuale esposizione.
Ancor prima dell’alimentazione, però, è importante idratare la pelle per evitarne la secchezza superficiale, che porta alla conseguente desquamazione e quindi alla perdita dell’abbronzatura, o la comparsa di fastidiose macchie più chiare. Per questo è importante bere almeno un litro e mezzo di acqua durante la giornata, e utilizzare creme idratanti con un alto potere nutriente, a base di olio di Argan o burro di Karitè.
Cosa fare per mantenere un’abbronzatura perfetta più a lungo?
Per ottenere un’abbronzatura duratura e sempre omogenea, occorre preparare la pelle attraverso alcuni semplici gesti, sia per lui che per lei: esfoliandola, idratandola con creme dal potere nutriente, proteggendola e consumando i cibi giusti, come carote, pomodori e agrumi che contengono beta carotene, una sostanza colorante naturale in grado di depositarsi sul livello dell’epidermide e, quindi, in grado di stimolare i pigmenti che determinano l’abbronzatura.
Infine, preparare la pelle è necessario: integrare la melanina per l’abbronzatura con integratori multivitaminici è il primo passo, assieme all’alimentazione, per ottenere un’abbronzatura naturale e un colorito perfetto. Inoltre, l’esfoliazione attraverso un gomamge o uno scrub, generalmente più aggressivo e quindi da usare con moderazione quando l’abbronzatura è intensa, durante la doccia, per levare lo strato di cellule morte che impediscono all’epidermide di ricevere i benefici della tintarella.
Come ottenere un’abbronzatura naturale, perfetta, senza rischi, abbronzarsi velocemente anche con abbronzanti spray o autoabbronzanti, quindi, non è più un segreto per pochi: le soluzioni per ottenere un colorito intenso e naturale sono moltissime e ognuno può scegliere il metodo che più preferisce. L’importante, però, è sempre abbronzarsi in sicurezza, munendosi di protezione, accorgimenti prodotti e integratori per l’abbronzatura, in maniera da non correre rischi e ottenere un colorito sano, uniforme e baciato dal sole.