Cosa limita la fertilità maschile?
Due dati: il 15% delle coppie italiane lamenta l’incapacità di concepire un figlio e l’infertilità maschile pesa per il 35,4% dei casi. La letteratura medica individua tra le cause dell’infertilità la ricerca del primo figlio in età tardiva, l’uso di droghe, l’abuso di alcool e fumo, le condizioni lavorative e l’inquinamento. Se l’età è un fattore tipicamente femminile, tutte le altre variabili citate sono cause della mancata fertilità maschile legate allo stile di vita. Agire su queste cause non solo migliora la qualità della vita, ma anche aumenta esponenzialmente le probabilità di concepire un figlio.
Secondo alcuni studi diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi 50 anni la concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale ha dimezzato il suo valore: se si escludono le patologie, la maggior parte degli uomini non fertile sembra essere particolarmente sensibile alle condizioni ambientali e allo stile di vita, stress incluso. Da un punto di vista ambientale, l’aumento dell’inquinamento dovuto al traffico può aver giocato un certo ruolo nella diminuzione della quantità di spermatozoi nel liquido seminale. Se si guarda allo stile di vita, vi sono dei comportamenti che si possono sicuramente modificare e che favoriscono la capacità di procreare.
Come fare per aumentare la fertilità maschile?
A volte la bassa fertilità maschile dipende da problemi genetici o patologici, ma la maggior parte delle volte essa dipende solamente dallo stile di vita e dalle cattive abitudini che si hanno. Seguendo alcuni piccoli accorgimenti è, infatti, molto facile aumentare le possibilità di concepire, migliorando la propria fertilità. Vediamo quali abitudini sarebbe necessario eliminare, per migliorare, insieme al proprio benessere, la propria fertilità. Il fumo in modo particolare ha un effetto deleterio sugli spermatozoi: non solo perché ne riduce la quantità, ma anche perchè le sostanze che entrano in circolo nell’organismo per effetto del fumo di sigaretta, sono in grado di modificare pesantemente la morfologia stessa degli spermatozoi e hanno quindi una ricaduta molto negativa sulla fertilità maschile. Il fumo di sigaretta, oltre che avere effetti nocivi diretti sulla qualità e sulla morfologia degli spermatozoi, crea anche altri problemi che sono stati indicati come responsabili dell’infertilità: secondo uno studio dei ricercatori dell’università di Stanford, California, recentemente pubblicato sulla rivista Fertility & Sterility, gli uomini che soffrono di pressione alta avrebbero evidenziato una percentuale più bassa di spermatozoi in grado di concepire. Stando a questi dati, dunque, lo stile di vita conta eccome.
Anche l’abuso di alcool o di droghe non favorisce la procreazione, non solo perché quando si alza un po’ il gomito diventa difficile governare il funzionamento delle parti intime (che, in questi casi, funzionano molto male): l’abuso regolare di alcolici introduce nell’organismo sostanze in grado di interferire con le ghiandole che regolano la produzione del testosterone e i testicoli riducono notevolmente il loro volume: nei casi più gravi, quando si ha una vera e propria dipendenza dall'alcool, il corpo maschile diventa più femminile, si diradano i peli del viso, compare un accenno di seno.
Eliminare fumo e alcool dalla propria vita è sicuramente un primo passo che non è mai troppo tardi affrontare, soprattutto se si desidera concepire un figlio. Anche la dieta sregolata fa parte delle cattive abitudini alimentari che possono compromettere la fertilità maschile. Per facilitare la motilità degli spermatozoi e migliorare la qualità dello sperma é necessario seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di zuccheri e grassi. Specialmente, all’organismo non dovrebbero mai mancare le vitamine (in particolare la vitamina C e la B12) e lo zinco. Tutti questi importanti nutrizionali possono essere assunti, oltre che seguendo una diete equilibrata, anche sotto forma di integratori.