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Esercizi fai da te per contrastare le emorroidi

Con il termine emorroidi si definiscono dei vasi sanguigni che scorrono nel canale anale e che possono diventare patoligici quando infiammati. Sono dei cuscinetti vascolari importanti perchè permettono la chiusura anale successiva alla defecazione. Proteggono inoltre i muscoli dello sfintere anale. Quando si esercita troppa pressione nella zona addominale si scarica di pressione sulla zona pelvica. Questo avviene soprattutto in circostanze quali gravidanza, sforzo dovuto a stipsi o diarrea, posizione scorrette mantenute per un prolungato periodo di tempo.

La natura fisioligica delle emorroidi è molto più complessa di quello che spesso si crede, manifestando caratteristiche di carattere arterioso senza esserlo, ed è anche per questo che vengono definite come corpi cavernosi del retto.

I dolori emorroidali colpisce gran parte della popolazione sia maschile che femminile, in special modo coloro che passano molte ore al giorno seduti o in piedi. Entrambe queste posizioni infatti compromettono una regolare circolazione sanguigna, caricando di pressione i vasi sanguigni presenti nella zona perianale.

La notorietà del disturbo è certamente collegata al fastidio e al senso di imbarazzo ad esso legato, di gran lunga maggiore alla sua effettiva gravità. Se siete troppo fieri o timidi per recarvi dal medico, sappiate che vi è una buona probabilità che qualcuno che vi è vicino ne abbia già sofferto e potrebbe darvi dei consigli utili. Ricordate che tutto ciò che riguarda il corpo è “naturale”. E’ più prudente confrontarsi con qualcuno e trattare la condizione prima che risulti davvero scomoda, piuttosto che conviverci per giorni con frustrazione e nervoso.

Una causa precisa ed unica non è ancora stata individuata ma il fatto che colpisca la maggior parte delle donne incinta ha portato la comunità scientifica a creare un collegamento tra un aumento di pressione sulla zona pelvica e il manifestarsi di questo disturbo.

A livello fisiologico sono causate da una sorta di trombosi vascolare definita in alcuni casi come strozzamento emorroidiario: il sangue non riesce a confluire correttamente alle emorroidi in seguito ad un’ostruzione nella vena alla quale sono collegate.

In questo caso è possibile una fuoriuscita dell’emorroide ingrossata dall’ano che diviene percepibile al tatto ed è più dolorosa di quelle interne, di rado avvertibili.

Tra le altre cause possiamo includere sicuramente un consumo eccessivo di alcol, caffeina e nicotina, che nell’insieme impediscono la fluidità della circolazione sanguigna.

I soggetti colpiti conducono di solito uno stile di vita “malsano” oltre che sedentario. Scelte alimentari scorrette impediscono al sangue di circolare correttamente e di defecare nella norma. Un consumo eccessivo di spezie ad esempio irrita le mucose del corpo.

Chi è costipato di solito non assume una quantità sufficiente di fibre e liquidi.

Bere almeno due litri di acqua al giorno e mangiare ogni giorno frutta e verdura sono le regole base per mantenere il corretto equilibrio intestinale. Se priviamo l’organismo di questi elementi infatti saremo costretti a “sforzarci” per riuscire a defecare, infiammando le emorroidi.

Anche se lo sport è quasi sempre la cura migliore per qualsiasi male, alcuni sport possono contribuire al manifestarsi di dolori emorroidali: ciclismo motociclismo e sollevamento pesi, tutti effettuati da seduti e che grazie allo sforzo caricano di pressione la zona in causa.

Vi sono al contrario un serie di esercizi fisici che possono, una volta appresi correttamente, essere praticati in qualsiasi momento e da soli.

Gli esercizi di Kegel per esempio sono delle contrazioni volontarie che stimolano i muscoli del pavimento pelvico. Da molti anni consigliati per le donne in gravidanza e per tutti coloro che necessitano di rafforzare questi muscoli per diverse cause, quali ad esempio l’incontinenza. Quando praticati quotidianamente, possono prevenire il collasso delle emorroidi e possono contribuire ad un miglioramento delle prestazioni sessuali.

Prima di cominciare ad eseguirli è fondamentale individuare la zona muscolare definita come pavimento pelvico. Si localizza facilmente bloccando il flusso di urina e non comportano lo sforzo di nessun altro muscolo. Prima di metterli in esercizio è necessario svuotare la vescica.

I muscoli vanno mantenuti contratti per 5 secondi e rilassati successivamente per 10. Si consiglia di ripetere 10 volte per 3 volte al giorno massimo. Questi muscoli vengono esercitati ogni qualvolta si pratichi esercizio fisico che coinvolga tutti i muscoli del corpo, quali ad esempio corsa e nuoto. Questo tipo di allenamento è di gran lunga preferibile in quanto non sforza una sola parte del corpo ma tutte contemporaneamente.

La praticità degli esercizi di Kegel è data però dal fatto che una volta appreso come eseguirli, possono esser svolti ovunque! Mentre siete seduti alla scrivania, mentre attendete in fila al supermercato o meglio ancora quando siete distesi a leggere. In questo modo già dopo poche settimane i muscoli del canale anale saranno più sodi prevenendo così il prolasso dei tessuti.

Mentre ci si esercita bisogna prestare attenzione a non contrarre altri muscoli come quelli addominale o dei glutei e mantenete un respiro costante. Lo stato di apnea impedisce a qualsiasi tipo di esercizio fisico di portare a termine la sua missione.

Questo tipo di esercizi può essere praticato comodamente senza alterare le vostre abitudini e senza dover spendere nemmeno un centesimo. L’importante è restare rilassati perchè la posizione di sforzo è proprio quella che aggrava il disturbo.

Un’altro tipo di esercizio fisico per combattere le emorroidi prevede l’uso della respirazione controllata attraverso il diaframma ed aiuta a defecare provando meno dolore. Si deve respirare profondamente e trattenere il respiro per qualche secondo, espandendo l’addome. Quando si aspira si deve immaginare che l’aria “spinga” le feci senza che sforzare la zona addominale. Questa tecnica funziona solo se effettuata nella massima rilassatezza e sedendo in posizione eretta sul water.

Una delle ragioni per cui molti uomini ne soffrono è perchè restano seduti al gabinetto molto più a lungo del dovuto, magari leggendo il giornale o giocando sul cellulare. Questa abitudine, decisamente sbagliata, carica ulteriormente di pressione la zona rettale.

Per tutti coloro che praticano yoga, sappiate che esistono delle posizioni specifiche per prevenire questo inconveniente. In particolar modo tutte le posizioni capovolte e quella sulla testa detta anche posizione della candela. Per esercitarla partite da sdraiati con le braccia lungo il corpo e le gambe distese, successivamente piegate le ginocchia verso il petto mettendo a contatto cosce e stomaco. Portate i palmi delle mani al di sotto delle anche a mo’ di cuscinetto. Quando espirate, drizzate il busto fino a che il mento arrivi a toccare lo sterno. Una volta stabili, allungate le gambe verso l’alto mantenendo la posizione per qualche minuto e rilasciate infine con estrema dolcezza.

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